Ringraziamenti per il sito: Eduardo Daniel Regueira, Sandro Giuntoli, Agata Ida Gonnelli, Enrico Bratto,
Mi sono laureato nel 1981 con una tesi in restauro dei monumenti. Dall'anno successivo ho iniziato l'attività di libero professionista, che prosegue tutt'oggi.
Fin dall'inizio, vivendo e lavorando a Siena, ho avuto la fortuna di cimentarmi in vari interventi di restauro di edifici storici e di trasformazione di complessi edilizi che, avendo perso l'originaria funzione, venivano recuperati con altre destinazioni d'uso compatibili con l'originaria struttura.
Questa significativa esperienza ha iniziato a sviluppare in me una particolare attenzione, che successivamente si è trasformata in ammirazione e rispetto per tutti coloro che, prima di noi, hanno lavorato per consegnarci queste opere dell'architettura.
Così ho maturato la convinzione che ogni edificio, ogni complesso urbano ed anche le aree agricole, costituiscono "luoghi" che ci parlano, organismi in continua evoluzione...l'architetto ha il compito di ascoltare, conoscere e solo successivamente intervenire "in punta di piedi", non per distruggere, ma per contribuire a conservare, valorizzare o migliorare situazioni di degrado.
Più recentemente sono stato positivamente coinvolto dai temi della bioarchitettura, iniziando ad approfondire la conoscenza delle tecnologie e dei materiali biocompatibili, allo scopo di contribuire a migliorare le condizioni di vita e di salute dell'uomo nella sua collettività.
Il mio attuale desiderio è quello di poter mettere a frutto l'esperienza di questi anni in altre realtà, anche fuori dai confini nazionali. Mi attrae l'idea di cimentarmi in contesti completamente diversi, nei quali è assolutamente necessario (e per me stimolante e affascinante) "inculturarsi"...
Matteo Bratto, Eleonora Pini (per la traduzione dei testi)